Manuale di Primo Soccorso per Volontari
Basato sugli estratti forniti per il Corso Allegato A - P.A. Croce Giallo-Azzurra ODV
Questo documento raccoglie le informazioni per un rapido riferimento durante le attività di soccorso, come supporto per il tirocinio.
Il Volontario Soccorritore: Ruolo e Funzioni
Il volontario è un operatore del sistema di emergenza sanitaria .
Obiettivo
- Riconoscersi nel ruolo e nelle funzioni che gli competono .
- Integrarsi nel sistema dell’emergenza e cooperare con le altre figure professionali .
Ruolo
Comprende:
- CONOSCENZE – SAPERE: Competenza Tecniche .
- CAPACITA’ – SAPER FARE .
- QUALITA’ – SAPER ESSERE: Motivazione, Autoconsapevolezza, Volontà di aggiornarsi .
Funzioni
- Operare in modo coordinato con la C.O. 118 .
- Gestire un soccorso in modo sicuro .
- Valutare le condizioni del soggetto da soccorrere .
- Prestare l’assistenza di primo soccorso .
Le Responsabilità Giuridiche del Volontario Soccorritore
Obiettivi
- Riconoscere le proprie responsabilità .
- Agire nei limiti dei propri doveri .
- Agire consci dei propri diritti .
Responsabilità Civile
- È Atipica (si applica se è leso un interesse tutelato dalla legge non ‘esplicitamente’ descritto) .
- Può coinvolgere anche soggetti non direttamente responsabili del danno .
- Obbliga il danneggiante al risarcimento del danno .
- Non ha competenze di natura penale .
Omissione di Soccorso (art. 593 c.p.)
Chiunque, trovando:
- abbandonato o smarrito un fanciullo minore degli anni dieci ,
- o un'altra persona incapace di provvedere a se stessa, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia o per altra causa ,
- o un corpo umano che sia o sembri inanimato ,
- ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo ,
omette di darne immediato avviso all'Autorità è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a duemilacinquecento euro .
Alla stessa pena soggiace chi omette di prestare l'assistenza occorrente o di darne immediato avviso all'Autorità .
Se da siffatta condotta deriva una lesione personale, la pena è aumentata; se ne deriva la morte, la pena è raddoppiata .
Es. il soccorritore si allontana da un paziente ubriaco (che non vuole essere trasportato) senza avvertire le forze dell’ordine tramite la Centrale Operativa 118 .
Stato di Necessità (art. 54 c.p. e 2045 c.c.)
Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo . Questa disposizione non si applica a chi ha un particolare dovere giuridico di esporsi al pericolo .
- Es. (ambito penale): mentre eseguo il BLS provoco al paziente la lesione di una o più costole… teoricamente dovrei rispondere di ‘lesioni colpose’ ma in realtà il reato non si applica perché sto cercando di salvargli la vita .
- Es. (ambito civile): nel trasportare un paziente causo involontariamente danni ai capi di vestiario che indossa perché si impigliano nella ringhiera… teoricamente dovrei ‘risarcire il danno’ ma di fatto non si applica .
Codice Penale - Peculato (art. 314 c.p.)
L’incaricato di un pubblico servizio che, avendo per ragione del suo servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria è punito con la reclusione da 3 a 10 anni .
Es. il volontario soccorritore che si appropria del corrispettivo di un servizio o sottrae dell’attrezzatura dall’ambulanza .
Codice Penale - Peculato (art. 316 c.p.)
...giovandosi dell’errore altrui… è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni .
Es. il volontario soccorritore, speculando sull’ignoranza del cittadino, si fa pagare un corrispettivo per un servizio 118 .
Codice Penale - Concussione (art. 317 c.p.)
L’incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri costringe o induce taluno a dare o a promettere indebitamente denaro o altra utilità è punito con la reclusione da 4 a 12 anni .
Es. il volontario soccorritore, facendo credere al paziente di non poterlo trasportare in un determinato ospedale, lo trasporta presso quella struttura facendosi corrispondere una determinata somma .
Codice Penale - Abuso d’Ufficio (art. 323 c.p.)
...abusando della sua qualità, rivela notizie d’ufficio, le quali debbano rimanere segrete… è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni .
Es. il volontario soccorritore che divulga informazioni riservate sui pazienti (in tal caso ne viola anche la privacy) .
Codice Penale - Interruzione di un Servizio Pubblico o di Pubblica Necessità (art. 331 c.p. e art. 340 c.p.)
...chi, esercitando imprese di servizi pubblici o di pubblica necessità, interrompe il servizio, … in modo da perturbare la regolarità del servizio… è punito con la reclusione da 6 mesi a 1 anno e con la multa .
Es. il volontario soccorritore che dopo aver terminato un servizio omette di comunicare tempestivamente alla Centrale Operativa 118 la propria operatività .
Codice Penale - Rifiuto di Atti d’Ufficio. Omissione (art. 328 c.p.)
...l’incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, … deve essere compiuto senza ritardo… è punito con la reclusione da 6 mesi a 2 anni .
Es. il volontario soccorritore che rifiuta di eseguire un servizio disposto dalla Centrale Operativa 118, ritenendolo di competenza .
...è punito con la reclusione fino a 6 mesi o con la multa .
Es. il volontario soccorritore che compie atti di esclusiva pertinenza del medico, quali somministrazioni di farmaci o manovre di competenza del personale sanitario .
Codice Penale - Violenza o Minaccia a un Pubblico Ufficiale (art. 336 c.p.)
...chiunque usa violenza o minaccia a un pubblico ufficiale o ad un incaricato di un pubblico servizio è punito con la reclusione da 6 mesi a 5 anni .
Codice Penale - Resistenza a un Pubblico Ufficiale (art. 337 c.p.)
...chiunque usa violenza o minaccia per opporsi a un pubblico ufficiale, … mentre compie un atto d’ufficio … è punito con la reclusione da 6 mesi a 5 anni .
Codice Penale - Sostituzione di Persona (art. 494 c.p.)
...chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio … , induce taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all’altrui persona, o attribuendo a sé o ad altri un falso nome, o un falso stato … è punito con la reclusione fino ad 1 anno .
Codice Penale - Omicidio Colposo (art. 589 c.p.)
...chiunque cagiona per colpa la morte di una persona… è punito con la reclusione da 1 a 5 anni .
Es. il volontario soccorritore che trasportando un paziente lo fa cadere dalle scale provocandogli lesioni al capo che hanno come conseguenza diretta la morte .
Codice Penale - Lesioni Personali Colpose (art. 590 c.p.)
...chiunque cagiona ad altri per colpa una lesione personale… è punito con la reclusione fino a 3 mesi o con la multa .
...con lesione grave… è punito con la reclusione da 1 a 6 mesi o con la multa .
...con lesione gravissima… è punito con la reclusione da 3 mesi a 2 anni o con la multa .
Es. il volontario soccorritore che trasportando un paziente lo fa cadere dalle scale provocandogli lesioni gravi che NON hanno come conseguenza la morte .
Codice Penale - Violazione di Domicilio (art. 614 c.p.)
...chiunque si introduce nell’abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze di essi, contro la volontà espressa o tacita di chi ha diritto di escluderlo … è punito con la reclusione da 1 a 5 anni .
Es. il volontario soccorritore che per eccessivo zelo sfonda la porta della casa di un paziente (che sta bene) senza l’ausilio delle forze dell’ordine .
Guida dei Mezzi di Soccorso
- Risponde personalmente il conducente del veicolo in caso di incidenti e/o infrazioni (decurtazione punti, ritiro o sospensione della patente) .
- Risponde l’associazione proprietaria del mezzo per il risarcimento dei danni .
Cinture di sicurezza: sono esentati gli appartenenti alle forze di polizia e ai corpi di polizia municipale (Art. 172 C.d.S. Comma 8) .
Intendere e Volere
- Capacità di Intendere: rendersi conto del valore delle proprie azioni .
- Capacità di Volere: definire i termini delle azioni in modo autonomo .
L’incapacità di intendere e volere è la gradata menomazione delle facoltà intellettive o volitive e impediscono una valutazione seria dei proprio atti .
Es. Un anziano con una grave forma di demenza potrebbe essere interdetto: non può firmare contratti o gestire il proprio patrimonio, ma ha comunque il diritto di essere curato e assistito .
Sincerarsi che il paziente abbia capito . Se il paziente rifiuta le cure e rifiuta di firmare serve un testimone .
Tutela della Privacy
- Trattamento dei dati sensibili .
- Riservatezza dei dati relativa alla sua malattia e ad ogni circostanza che lo riguardi .
- I dati personali vengono trattati solo dal personale autorizzato .
- L’utente ha diritto a chiedere l’integrazione, la correzione, la cancellazione o l’aggiornamento .
- I dati del paziente sono registrati e archiviati in modo informatico e cartaceo .
- Le telefonate al 118 sono registrate .
Es. Un volontario che parla con amici della condizione di un paziente soccorso sta violando la privacy e potrebbe essere denunciato .
- Consenso informato autorizzato firmando la scheda 118 .
- La documentazione clinica può essere richiesta durante il servizio .
La Professionalità Relazionale
Obiettivo
- Adottare una professionalità relazionale .
- Esprimere la cultura della propria associazione attraverso l’immagine e il senso di appartenenza .
- Interagire efficacemente nella propria squadra .
Atteggiamento Professionale
- L’immagine: Divisa, Tesserino .
- Le emozioni: Saperle Gestire .
- La Comunicazione: Gentilezza, tono e volume adeguati, linguaggio chiaro .
- L’abilità Tecnica: Svolgere con sicurezza le metodiche di soccorso, porre attenzione alle necessità della persona soccorsa .
Il Bisogno Psicologico della Persona Soccorsa
Obiettivo
- Gestire il processo di comunicazione con la persona .
- Identificare i bisogni e i modi di affrontare la malattia propri della persona .
- Gestire la relazione con la persona da soccorrere .
Il Soccorso
- Soccorrere qualcuno significa interagire con una persona che in quel momento vive una situazione di profondo disagio .
- Cooperare con la persona che chiede aiuto creando un clima accogliente e confortevole .
Bisogni della Persona Soccorsa
Entrare in empatia ponendo attenzione a:
- Rassicurazione .
- Stima e rispetto .
- Attenzioni .
- Autonomia .
Come affrontiamo i problemi di salute:
- Ricerca di collaborazione .
- Fase di negazione .
- Fase di confusione e incertezza .
- Fase apatica e depressiva .
Suggerimenti
- Comunicazione Efficace .
- Spiegare le manovre che si stanno eseguendo .
- No giudizi e pregiudizi .
- Codice etico .
- Rapporto collaborativo .
- Comprendere la sofferenza .
- Mantenere un comportamento naturale .
Il Sistema 118
Obiettivo
- Collocarsi all’interno del Sistema 118, quale elemento della catena del soccorso .
- Definire il Sistema di Emergenza Sanitaria e identificare le sue componenti .
Definizioni
- EMERGENZA SANITARIA: problema di salute di gravità variabile, con insorgenza acuta ed improvvisa .
- SISTEMA 118: insieme organizzato e coordinato di persone e strutture che interagiscono a livelli diversi e con competenze specifiche per il raggiungimento di obiettivi comuni .
«Il volontario 118 è parte integrante della “Catena di Soccorso” quando si trova a gestire un Emergenza» .
DPR 27/03/92
- Prima dell’entrata in vigore: Soccorso = trasporto infortunato; confusione, ritardo nei soccorsi, mancato coordinamento .
- Dopo l’entrata in vigore: Organizzazione del Sistema; sistema di allarme con numero unico e C.O.; sistema di accettazione ed emergenza sanitaria .
Numero di emergenza sanitaria 112
Numero UNICO, BREVE, MEMORIZZABILE e GRATUITO .
- Vantaggi per l’infortunato: soccorso adeguato ed in tempi brevi .
- Vantaggi per il richiedente: numero di facile accesso, gratuito, risposta pronta e qualificata .
- Collegamento con TUTTE le componenti del Sistema di Emergenza Sanitaria .
Se il NUE è attivo nella TUA Regione utilizza l’APP 112 WHERE ARE U per chiamare .
- La puoi usare anche se non puoi parlare (chiamata muta) .
- Invia la tua posizione alla Centrale Unica di Risposta (CUR) attraverso GPS o SMS .
- Adatta ai non udenti o non vedenti (chat) .
- Servizio interpretariato Multilingua h24 con oltre 130 interpreti disponibili .
Se NON ATTIVO IN REGIONE CHIAMA IL 1-1-8 .
Obiettivo del sistema di emergenza sanitaria
Rispondere a tutte le chiamate del cittadino che rivestono carattere di Emergenza Sanitaria .
Coordinamento di: risorse umane e materiali, professionalità diversificate, esperienze e capacità .
Coordina tutti gli interventi , gestisce le non emergenze , tiene i contatti con gli ospedali , modula la risposta di soccorso in funzione del tipo .
Centro Unico di Risposta (CUR)
- CUR 1: TORINO (VALLE D’AOSTA, TORINO E PROVINCIA) .
- CUR 2: SALUZZO (ALESSANDRIA, ASTI, BIELLA, CUNEO, NOVARA, VERCELLI, VERBANIA) .
Centrali Operative
- GRUGLIASCO- Torino .
- SALUZZO .
- NOVARA .
- ALESSANDRIA .
La Centrale Operativa
- Identificazione delle chiamate e del target .
- Valutazione delle condizioni cliniche del paziente .
- Istruzioni pre-arrivo dei mezzi di soccorso .
Nucleo di Valutazione
Composto da infermieri professionali .
Informazioni raccolte:
- numero telefonico del richiedente .
- comune dal quale si sta chiamando .
- indirizzo completo (numero civico, interno, scala, piano) .
- nominativo sul campanello .
- eventuali riferimenti dall’alto per interventi con elisoccorso .
- Quante persone sono coinvolte? .
- Cosa Succede? (Sintomo Principale) .
- Età dei coinvolti o colpiti da malore .
- Stato di Coscienza .
- Condizioni Respiratorie .
Fornisce istruzioni pre-arrivo:
- documentazioni sanitarie precedenti .
- cosa fare e … cosa non fare .
- rianimazione cardio polmonare .
- istruzioni in caso di soffocamento .
- istruzioni in caso di parto .
- supporto psicologico .
Nucleo di Gestione
Composto da infermieri professionali .
- Identificazione del mezzo di soccorso idoneo .
- Supporto tecnico logistico ai Mezzi di Soccorso .
- Collaborazione con gli altri enti (VVF, forze dell’ordine) .
- Definizione della competenza ospedaliera .
- Gestione degli interventi con Elisoccorso .
- Gestione degli interventi di Igiene pubblica o veterinaria .
Nucleo Medico di CO 118
Coordina e sovrintende tutte le attività della C.O. 118 .
- Supporto degli infermieri .
- Consulto telefonico all’utente .
- Gestione dei trasporti di equipe sanitarie per i trapianti .
Nucleo Soccorso Alpino
Costituito da un Tecnico del Soccorso Alpino .
- Presente presso la centrale operativa di Torino .
- Collabora durante gli interventi con elicottero in ambienti ostili .
- Gestione delle squadre per interventi a terra .
Comunicazione con C.O.
TUTTE LE COMUNICAZIONI RADIO e TELEFONICHE SONO REGISTRATE .
La registrazione permette di dimostrare ciò che è avvenuto (tutela medico legale) .
Ospedali del territorio
Discipline:
- Medicina Interna .
- Chirurgia Generale .
- Ortopedia e Traumatologia .
- Anestesia e Rianimazione .
«…presenti letti di Osservazione Breve Intensiva» .
Rete di guardia attiva e/o in pronta disponibilità h24, Servizi di radiologia, Laboratorio, Emoteca .
I Codici e le Comunicazioni Radio
Obiettivo
- Decodificare e formulare i codici di intervento previsti dai protocolli .
- Applicare in modo efficace i protocolli per le comunicazioni via radio .
- Applicare le procedure della CO 118 riguardanti le comunicazioni radio .
Esempio: Comunicare un incidente stradale con più feriti. Senza linguaggio standardizzato si rischia confusione e ritardi .
Servizio richiesto dal 112 per il 118
ANNOTO TUTTO CON PRECISIONE SULL’APPOSITO MODULO CHIEDENDO DI RIPETERE, SE NECESSARIO .
- LUOGO
- INDIRIZZO
- NOME
- CODICE (Es. V 01 S)
- ORA ALLARME
- Nr. SCHEDA
- Note (piano terra)
Codice di intervento alfanumerico
Struttura:
V (Codice di criticità) 01 (Codice patologia) S (Codice luogo)
Perché si usa un codice alfanumerico?
- permette di comunicare via radio i dati salienti sull’evento tutelando la privacy del paziente .
- permette di sintetizzare le informazioni affinché non si occupi a lungo il canale .
- permette di uniformare le varie componenti del sistema 118 .
Esempio: 'Codice V 01 S' significa bassa criticità (Verde), patologia traumatica minore, ambiente stradale .
Esempi di codici (Valutazione in base alla dinamica e ai segni/sintomi)
- Incidente cantiere, operaio cade da 5m, incosciente, non val respiro: R 01 L .
- Incidente stradale 2 auto, ferito dolore capo, sonnolenza, FR/FC aumentate: G 01 S .
- Scontro frontale 2 auto, 3 feriti (2 incastrati ma coscienti): R 01 S .
- Uomo 70a, dopo mangiato perde coscienza, si riprende, confuso, parla male, respiro regolare: V 04 K .
- Calciatore cade, dolore movimento ginocchio: R 07 K .
- Bambino 3a con Viakal in mano, brucia gola, tossisce, respiro affannoso: B 01 Y .
- Signora anziana trova ragazzo incosciente con siringa, non risponde, non sembra respirare, scuro in volto: R 07 S .
- Donna 40a depressa, ingoia ansiolitici, urla e piange: V 07 K .
- Ragazzo cade motorino, dolore arto inferiore, piange: V 01 S .
Esempi di modifica codice (in base alla valutazione sul posto)
- CO invia V 09 S (Generica, Ambiente Strade), sul posto donna 40a sul marciapiede, odore di vino, risponde confusamente, rifiuta aiuto, si allontana barcollando. Modifica: V 07 S perché si evidenzia stato di ubriachezza in persona probabilmente etilista .
- CO invia V 04 K (Medica, Casa), sul posto anziana 80a a terra in bagno, vicina sente rumore, la trova a terra, signora dice scivolata per dolore gamba destra, molto sofferente. Modifica: V 01 K perché la patologia è di chiara origine traumatica .
Comunicazioni radio
- Pertinenti: rispetto all’attività svolta (solo informazioni necessarie) .
- Chiare: comprensibili, utilizzando un LINGUAGGIO COMUNE e senza ambiguità o errori .
- Esaurienti: complete delle informazioni fondamentali .
- Brevi: per non tenere a lungo il canale impegnato .
Alfabeto ICAO
Utilizzato per precisare parole non chiare o confondibili .
Protocolli per le Comunicazioni Radio
- Rendono universali le comunicazioni ed evitano malintesi .
- Consentono la partecipazione attiva al sistema .
- Per iniziare: prima il chiamato e dopo il proprio identificativo .
- Per rispondere: AVANTI .
- Per alternarsi: CAMBIO .
- Per riferire i numeri con più cifre: vanno letti uno alla volta .
- Per comunicare messaggi articolati e importanti: vanno sempre riscontrati e ripetuti .
- Per confermare un messaggio: RICEVUTO .
- Per richieste/risposte: domanda seguita da INTERROGATIVO .
- SI e NO vanno sostituiti con AFFERMATIVO e NEGATIVO .
- Per dare precedenza a comunicazioni urgenti: anteporre URGENZA, alla fine TERMINE URGENZA .
- Per chiudere: CHIUDO .
Tutte le comunicazioni radio sono registrate .
Supporto di Base delle Funzioni Vitali (BLS Adulto)
Obiettivi
- Arresto CardioCircolatorio (ACC) .
- Conoscere la catena della sopravvivenza .
- Sapere come trattare le situazioni pericolose per la vita .
Segni dell’Arresto CardioCircolatorio (ACC)
- Mancanza di risposta (COSCIENZA) .
- Assenza di respirazione (RESPIRO) .
- Assenza di segni di circolo (CIRCOLO) .
ACC - Cosa fare?
BLSD = Basic Life Support and Defibrillation .
IMMEDIATE ED EFFICACI COMPRESSIONI TORACICHE ESTERNE associate alla DEFIBRILLAZIONE quando presente un AED (DAE) e una persona abilitata .
Obiettivo del BLS
PREVENIRE IL DANNO ANOSSICO CEREBRALE . L’anossia cerebrale provoca lesioni che diventano irreversibili dopo 10/12 minuti .
La Catena della Sopravvivenza (Adulto)
- Chiamata di soccorso (112 o 118) .
- Trattamento preospedaliero (BLS) .
- Trattamento preospedaliero (BLSD) .
- Trattamento preospedaliero (ALS) .
- Trattamento ospedaliero .
BLS – Fasi
- Valutazione della Sicurezza della scena e protezione individuale .
- Valutazione della Coscienza scuotendo leggermente il paziente dalle spalle e parlandogli ("Ehi, tutto bene?") .
- Se il paziente NON risponde attirare l’attenzione chiedendo aiuto agli astanti .
- Osservazione del torace per non più di 10 secondi alla ricerca di respiro assente o non normale (GAS = Guardo – Ascolto – Sento) o segni di MO.TO.RE. (MOvimenti, TOsse, REspiro) .
NOTA: alcune Centrali Operative possono chiedere di eseguire la valutazione MO.TO.RE. durante le istruzioni pre-arrivo come metodo alternativo al GAS .
Se il paziente non respira e non ci sono segni di MO.TO.RE.:
- Chiedere agli astanti se nelle vicinanze c’è un DAE (nel caso non lo avessimo) .
- Chiamare la CO 118, qualificarsi e chiedere eventualmente un DAE (Se usi APP 112 WHERE ARE U) .
- Iniziare la RCP (Rianimazione Cardio-Polmonare) .
Nota: la RCP si effettua seguendo nell’ordine le fasi:
- C (Circulation): supporto alla funzione cardiaca con Compressioni Toraciche Esterne (CTE) + DAE .
- A (Airway): pervietà delle vie aeree (con applicazione cannula di Guedel) .
- B (Breathing): supporto alla funzione respiratoria (ventilazioni con pallone AMBU) .
Inizia immediatamente RCP 30:2 (se possibile) fino all’analisi (2 minuti) se il DAE indica Shock NON indicato . Se non esegui le ventilazioni continua con le sole compressioni .
C – Compressioni Toraciche Esterne (CTE)
- Posiziona il paziente supino, disteso su un piano rigido, con gli arti allineati e il torace scoperto .
- Posiziona le mani al centro del torace, sullo sterno ed effettua 30 compressioni toraciche .
- Profondità: 5-6 cm circa .
- Braccia tese, perpendicolari al paziente .
- Frequenza: 100-120 compressioni al minuto .
- Tempo compressione/rilasciamento 1:1 .
- Rilasciare completamente la pressione sul torace senza staccare le mani dal torace .
Tecnica a due mani per adulto: Posizionare una mano al centro del torace, sull'osso del petto (sterno) . Sovrapponi la seconda mano alla prima intrecciando le dita . Tieni le dita sollevate per evitare di comprimere le costole .
A – Apertura delle vie aeree
- Iperestensione del capo (solo se si escludono traumi cervicali) .
- Guarda in bocca per controllare se ci sono corpi estranei .
- Se il corpo estraneo è solido e visibile rimuovilo senza mettere le dita in bocca (usa le pinze) .
- Se il corpo estraneo è liquido usa l’aspiratore .
- Posizionare la cannula oro-faringea (Guedel) .
Tecnica di apertura: Posizionare una mano sulla fronte e due dita sotto il mento . Sollevare il mento spingendo la testa indietro . Aprire la bocca spingendo il mento in basso col pollice .
Posizionamento cannula oro-faringea
- Misurala (distanza tra lobo orecchio ed angolo bocca) e inseriscila rivolta verso il palato .
- Inseriscila fino al palato molle .
- Ruotala di 180° .
- Termina l’inserimento .
B – Ventilazioni
Esegui 2 (due) ventilazioni .
- Posizionare la maschera (prima sul naso e poi sulla bocca) .
- Iperestendere il capo .
- Insufflare delicatamente per 1 secondo (circa metà pallone) .
- Far sollevare il torace (Osservare che il torace si alzi) .
- Lasciare espirare (Rilasciare in 1 secondo) .
Tecnica con pallone autoespandibile: Stringere pollice ed indice attorno alla maschera, a 'C' . Schiacciare bene la maschera sul volto . Arpionare la mandibola con le altre dita, a 'E' . Con l'altra mano formare una 'C' attorno al pallone . Spremere delicatamente circa metà pallone . Spremere per 1 secondo e rilasciare in 1 secondo .
Tecnica bocca a bocca: Posiziona la face shield sulla bocca ed il naso della vittima facendo attenzione a posizionare la valvola unidirezionale nel giusto verso . Posiziona la pocket mask con l’elastico dietro alla nuca della vittima . Posizione alla testa a doppia C (suggerita quando sono presenti 2 soccorritori) .
RCP: Rapporto Compressione/Ventilazioni
- Rapporto COMPRESSIONI/VENTILAZIONI 30:2 .
- SCAMBIO soccorritori ogni 5 CICLI (circa 2 min) .
Sospensione manovre RCP
La RCP si può sospendere solo in 3 casi:
- Arrivo del Soccorso Avanzato (es. MSA che ci da il cambio) .
- Comparsa di segni di vita (segni di MO.TO.RE.) .
- Esaurimento fisico dei soccorritori .
Complicanze della RCP (situazioni particolari)
- Trauma: controllo immediato delle emorragie importanti .
- Annegamento: prima di iniziare il massaggio cardiaco, effettuare 5 insufflazioni iniziali per cercare di ossigenare il paziente .
- Folgorazione: Prima di intervenire, assicurarsi che la scena sia sicura (disconnettere la corrente) .
BLS - Rivalutazione
Durante il BLS, la rivalutazione delle funzioni vitali si effettua solo alla comparsa di segni di MO.TO.RE (MOvimento, TOsse, REspiro) .
Si effettua secondo lo schema:
- C – presenza di circolo valutando il polso carotideo .
- B – presenza di respiro con la tecnica del G.A.S. (Guardo – Ascolto – Sento) .
- A – valutazione dello stato di coscienza .
Se non ci sono segni di MO.TO.RE, Continuo a massaggiare ed insufflare .
Nei casi 2, 3 e 4 (polso/respiro/coscienza assente) rivaluta partendo dal polso ogni 2 minuti .
BLS – Rivalutazione (FASE C)
Valutazione del polso carotideo per non più di 10 secondi:
- Se il polso carotideo è ASSENTE riprendere immediatamente le Compressioni Toraciche Esterne (CTE) alternate alle ventilazioni con il rapporto 30:2 .
- Se il polso carotideo è PRESENTE procedere con la valutazione della presenza di un’attività respiratoria efficace (FASE B) .
BLS – Rivalutazione (FASE B)
Valutazione della funzione respiratoria per non più di 10 secondi (contando ad alta voce) con la manovra del G.A.S.:
- Guardo con gli occhi se il torace della persona di muove .
- Ascolto con le orecchie se la persona emette rumori respiratori .
- Sento con la guancia se è presente il flusso espiratorio dell’aria .
NOTA: sforzi respiratori riflessi deboli e inadeguati detti gasping (respiro agonico) devono essere considerati come respiro assente .
- Se la respirazione è ASSENTE eseguire 12 insufflazioni durante 1 minuto (un atto respiratorio ogni 5 secondi) e poi rivalutare ripartendo da C . (Nel bambino o lattante vedi sezione PBLS).
- Se la respirazione è PRESENTE procedere con la valutazione dello stato di coscienza (FASE A) .
BLS – Rivalutazione (FASE A)
Valutazione dello stato di coscienza chiamando la persona e scuotendola dalle spalle:
- Se la persona NON E’ COSCIENTE metterla in Posizione Laterale di Sicurezza (P.L.S.) . Per 1 minuto trascorso il quale riporla in posizione supina (con gli altri allineati) e rivalutare ripartendo da C .
- Se la persona è COSCIENTE procedere con l’anamnesi del paziente continuando a valutare costantemente lo stato di coscienza .
Ostruzione delle vie aeree
- Ostruzione lieve, parziale: Difficoltà a respirare, tosse, possibili sibili inspiratori .
- Ostruzione grave, completa: Impossibilità a parlare, respirare, tossire . Segnale universale di soffocamento (mani alla gola) . Rapida cianosi, diventa blu . Successiva perdita di coscienza .
Se tossisce, parla, piange, emette suoni (Ostruzione Parziale o Lieve) -> NESSUNA MANOVRA DIRETTA: Fai assumere una posizione comoda, Invita a tossire, Chiama 112 / 118 . A lungo andare l’ostruzione può diventare grave .
Se NON tossisce, parla, piange, emette suoni (Ostruzione Completa o Grave) -> MANOVRE DI DISOSTRUZIONE .
Ostruzione grave (paziente cosciente)
ALTERNA (fino alla risoluzione o alla perdita di coscienza):
- 5 percussioni dorsali .
- 5 manovre di Heimlich (compressioni addominali sub-diaframmatiche - queste ultime NON si fanno in caso di donna in gravidanza) .
Ripeti la sequenza fino all’espulsione del corpo estraneo .
Se la persona diventa incosciente inizia la sequenza del BLS .
Ostruzione grave (paziente incosciente)
Valutazione come nel BLS . Inizia RCP 30:2 .
Supporto di Base delle Funzioni Vitali in Età Pediatrica (PBLS)
Catena della Sopravvivenza (Pediatrica)
- Rapido riconoscimento e chiamata ai soccorsi (112 o 118) .
- Rianimazione cardio-polmonare (PBLS) .
- Allarme .
- Rianimazione cardio-polmonare con DAE (PBLS-D) .
- Soccorso avanzato (ALS) .
Valutazione (Lattante/Bambino)
- Sicurezza della scena e protezione individuale (Presa mamma, Mettere in sicurezza) .
- Chiamare a voce alta ed eventuale leggero stimolo doloroso (lievi pizzicotti) .
- Contemporaneamente valutare i segni di circolo (Mo.To.Re) ed eseguire il G.A.S. per non più di 10 secondi (contando ad alta voce) .
Chiamata d’aiuto
Se, valutando lo stato di coscienza, il bambino/lattante non risponde e non si muove:
- Se NON siete soli inviate qualcuno ad Allertare il Soccorso Avanzato (MSA) (CALL FAST) .
- Se siete soli eseguite 1 ciclo di RCP prima di chiedere aiuto (ad eccezione dei bimbi cardiopatici) (CALL FIRST) .
- Con un telefono cellulare attivando la funzione vivavoce, SUBITO DOPO I PRIMI SOCCORSI (valutazione coscienza e respiro) . PROCEDI AL PASSAGGIO SUCCESSIVO IN ATTESA DI UNA RISPOSTA .
- Se nessun telefono è prontamente disponibile, ESEGUIRE 1 MINUTO DI RCP PRIMA DI LASCIARE IL BAMBINO .
PBLS – Fasi (C-A-B)
C – Compressioni Toraciche Esterne (CTE)
- Posiziona il paziente supino, disteso su un piano rigido, con gli arti allineati e il torace scoperto .
- Effettuare 30 compressioni toraciche .
Lattante (0-1 anno):
- Luogo: Terzo inferiore dello sterno . Leggermente sotto la linea dei due capezzoli al centro del torace .
- Tecnica: Con 2 dita o 2 pollici . Tecnica di circonferenza con due pollici (preferibile) . Tecnica a due dita (se soccorritore solo) .
- Profondità: Di almeno 1/3 del diametro del torace (3/4 cm) .
Bambino (1-8 anni):
- Luogo: Centro del torace .
- Tecnica: Con una o due mani . Posiziono 2 due mani al centro del torace con le spalle perpendicolari allo sterno . Posiziono una mano al centro del torace con le spalle perpendicolari allo sterno .
- Profondità: Di almeno 1/3 del diametro del torace (circa 5 cm) .
A – Apertura delle vie aeree (Lattante/Bambino)
- Bambino: Modica estensione del capo .
- Lattante: Posizione neutra del capo .
- Verifica del cavo orale .
Posizionamento cannula oro-faringea:
- Lattante: Posiziono la cannula direttamente con la punta rivolta verso il basso .
- Bambino: Posiziono la cannula direttamente con la punta rivolta verso il basso .
- Adulto: Inserisco e ruoto di 180° .
B – Ventilazioni di Soccorso (Lattante/Bambino)
Nei casi in cui i soccorritori non sono in grado o non vogliono iniziare con le ventilazioni, dovrebbero procedere con le compressioni e aggiungere nella sequenza le ventilazioni non appena queste possono essere eseguite . Se le Centrali Operative forniscono ventilazioni, dovrebbero procedere solo con le compressioni toraciche .
- 5 Ventilazioni iniziali (Bocca – Bocca o Bocca – Bocca/naso) .
- Due ventilazioni della durata di un secondo l'una, delicate, verificando l'espansione del torace .
- Controllare che il torace si sollevi .
RCP: Rapporto Compressione/Ventilazioni (PBLS)
- Rapporto COMPRESSIONI/VENTILAZIONI 30:2 . (1 o 2 soccorritori ).
- SCAMBIO soccorritori ogni 5 CICLI (circa 2 min) .
Sospensione manovre RCP (PBLS)
La RCP si può sospendere solo in 3 casi:
- Arrivo del Soccorso Avanzato (es. MSA che ci dà il cambio) .
- Comparsa di segni di vita (segni di MO.TO.RE.) .
- Esaurimento fisico dei soccorritori .
PBLS - Rivalutazione
Effettuo la rivalutazione solo in caso di segni di circolo MO.TO.RE. . (Vedi schema Rivalutazione BLS Adulto per fasi C-B-A ).
PBLS – Rivalutazione (FASE C)
Valutazione del polso per non più di 10 secondi:
- Lattante: Rilevo il polso BRACHIALE non più di 10 s .
- Bambino: Rilevo il polso CAROTIDEO non più di 10 s .
- Se il polso è ASSENTE riprendere immediatamente le Compressioni Toraciche Esterne (CTE) alternate alle ventilazioni con il rapporto 30:2 .
- Se il polso è PRESENTE procedere con la valutazione della presenza di un’attività respiratoria efficace (FASE B) .
PBLS – Rivalutazione (FASE B)
Valutazione della funzione respiratoria per non più di 10 secondi (contando ad alta voce) con la manovra del G.A.S.:
- Se la respirazione è ASSENTE eseguire 12 insufflazioni (una ogni 5 secondi) nel BAMBINO o 20 insufflazioni (una ogni 3 secondi) nel LATTANTE. Trascorso 1 minuto rivalutare ripartendo da C . Non massaggio ma insufflo ogni 5 secondi .
- Se la respirazione è PRESENTE procedere con la valutazione dello stato di coscienza (FASE A) .
PBLS – Rivalutazione (FASE A)
Valutazione dello stato di coscienza chiamando e stimolando il bambino con lievi pizzicotti:
- Se la persona NON E’ COSCIENTE metterla in Posizione Laterale di Sicurezza (P.L.S.) . Per un minuto trascorso il quale riporla in posizione supina (con gli altri allineati) e rivalutare ripartendo da C .
- Se la persona è COSCIENTE procedere con l’anamnesi del paziente continuando a valutare costantemente lo stato di coscienza . Aiuto a posizionare nel modo più comodo e faccio una valutazione .
DAE in età Pediatrica
Attaccare il DAE appena disponibile in tutte le fasce di età .
Nei casi in cui la probabilità di un ritmo defibrillabile primario sia molto alta (collasso assistito), se direttamente accessibile, si può prendere e applicare rapidamente un DAE (al momento della chiamata al 112/118) .
Nel caso in cui ci sia più di un soccorritore, un secondo soccorritore chiamerà immediatamente aiuto e quindi prenderà e applicherà un DAE appena possibile .
Gli operatori addestrati dovrebbero limitare il tempo di interruzione delle compressioni toraciche a un massimo di 10 secondi (pausa pre-shock) .
Ostruzione delle vie aeree (Pediatrico)
- Ostruzione lieve, parziale: SI Tossisce, parla, piange, emette suoni? -> NESSUNA MANOVRA DIRETTA: Fai assumere una posizione comoda, Invita a tossire, Chiama 112 / 118 .
- Ostruzione grave, completa: NO Tossisce, parla, piange, emette suoni? -> MANOVRE DI DISOSTRUZIONE .
Ostruzione grave (paziente cosciente)
ALTERNA (fino alla risoluzione o alla perdita di coscienza):
- 5 PACCHE DORSALI TRA LE SCAPOLE .
- BAMBINO: 5 COMPRESSIONI ADDOMINALI (Manovra di Heimlich) .
- LATTANTE: 5 COMPRESSIONI TORACICHE con tecnica a due dita .
Ostruzione grave (paziente incosciente)
PERDITA DI COSCIENZA -> INIZIA RCP .
La Persona con Dolore Cardiaco
Obiettivo
- Identificare il dolore cardiaco .
- Prestare il primo soccorso ad una persona che presenti dolore cardiaco .
- Supporto psicologico .
Nozioni di Anatomia
- Il cuore è un organo muscolare con funzione di pompa (porta ossigeno/nutrienti, allontana CO2/sostanze tossiche) .
- Miocardio: tessuto muscolare delle pareti cardiache, permette la progressione del sangue .
- Arterie Coronarie: Vasi che portano sangue al cuore (ossigenano e alimentano). Due principali: Arteria coronaria destra, Arteria coronaria sinistra .
Principali cause del dolore cardiaco
- Apporto insufficiente di ossigeno al cuore rispetto alla reale necessità .
- Il cuore riceve meno sangue a causa di un restringimento di una o più arterie coronarie (malattia coronarica) .
Fattori di rischio
- Sesso maschile .
- Fumo .
- Ipertensione .
- Obesità .
- Diabete .
- Ipercolesterolemia .
- Stress .
- Mancanza di esercizio fisico .
Caratteristiche del dolore cardiaco
- Localizzazione: dolore al torace, schiena, collo, stomaco, polsi, spalle, mandibola .
- Irradiazione dolore: arti superiori o sedi sopra descritte .
- Caratteristica: trafittivo, oppressivo, costrittivo, gravativo .
La Persona con Problema Respiratorio
Obiettivi
- Identificare la difficoltà respiratoria .
- Prestare il primo soccorso ad una persona che presenti problemi di tipo respiratorio .
- Rendere e mantenere pervie le vie aeree .
- Supporto psicologico .
Nozioni di anatomia – apparato respiratorio
Testa, Collo, Torace .
Nozioni di anatomia – alveoli polmonari
I polmoni sono tessuti composti da numerosi alveoli, strutture in cui l’aria ispirata viene a contatto con il sangue per lo scambio gassoso .
Somministrazione O2 : RISCHI di natura medica
- Atelectasia (Collasso alveolare) o intossicazione (solo ad alti flussi per lunghi periodi) .
- Possibili lesioni oculari nei neonati .
- Arresto respiratorio per patologie BPCO (bronco-pneumopatia cronica ostruttiva), enfisema, malattie polmonari croniche .
Somministrazione O2 : RISCHI di natura ambientale
- MAI far cadere una bombola o lasciarla urtare altri oggetti .
POS-4: quando e come somministrare ossigeno terapeutico . POS-5: rilevazione della saturazione . POS-6: pressione arteriosa e sua rilevazione .
La Valutazione in Seguito ad un Trauma
Cinematica – Valutazione Primaria – Valutazione Secondaria .
Obiettivi
- Valutare la scena e riconoscere i pericoli .
- Sospettare le lesioni in base alla dinamica dell’evento .
- Effettuare la valutazione primaria (A-B-C-D-E) per identificare situazioni critiche .
- Determinare lo stato delle funzioni vitali .
- Effettuare la valutazione secondaria (testa-piedi) per identificare altre lesioni meno evidenti .
Il tempo è fondamentale!
Valutazione della scena (le 3 ‘S’)
- SICUREZZA: Adeguata protezione AUTOPROTEZIONE .
- SCENARIO / SITUAZIONE: Danni e tipo di energia (dinamica dell’evento), Numero veicoli coinvolti, Numero di persone coinvolte .
Permette di sospettare il 90% delle lesioni PRIMA di valutare la persona (regola delle 3 ‘S’) .
Rischi specifici sulla scena: Incendio, Fughe di gas, Rischio elettrico .
- Non usare ascensori e montacarichi .
- Non entrare in stanze sature di gas .
- Non accendere luci .
- Se possibile chiudere il gas e togliere l’energia elettrica .
- Attendere l’arrivo dei VVFF .
Rischio evolutivo NON sanitario
- Attendere l’arrivo delle forze dell’ordine .
- Allontanarsi se necessario .
Valutazione Scenario (energia CINETICA)
L’energia cinetica dipende da Massa (m) e Velocità (v²) . Durante un urto il quantitativo di energia si trasferisce . Es. Impatto auto pedone: danno a 20km/h vs 80km/h .
La forza dell’impatto è determinata dall’energia cinetica (Ec). Maggiore è l’energia, più gravi saranno le lesioni .
Valutazione Scenario (DINAMICA)
Per stimare l’energia è importante:
- conoscere l'entità delle forze in gioco (es. altezza di una caduta) .
- intuire le dinamiche (es. direzione dello spostamento, angolo di impatto, ecc…) .
E’ poi importante rilevare se si tratta di: Trauma Chiuso, Trauma Penetrante .
È importante STIMARE l’energia per capire la gravità e il tipo di lesioni subite dalla persona .
Incidenti Traumatici Specifici (Dinamica e Lesioni Sospette)
- Incidente motociclistico:
- IMPATTO LATERALE: Lesioni: frattura tibia e/o perone e/o lussazione e/o frattura dell’anca, schiacciamento dell’arto inferiore, ginocchio .
- EIEZIONE DISARCIONAMENTO: Lesioni: la prima parte del corpo ad urtare sarà la più esposta a traumi .
- FRONTALE: Lesioni: capo, torace, addome e fratture delle ossa lunghe degli arti inferiori .
- Trauma da investimento di pedoni: Il corpo subisce 3 impatti in 3 fasi diverse .
- 1. Impatto iniziale alle ginocchia e talvolta alle gambe (contro il paraurti) .
- 2. Impatto del torace contro il cofano del veicolo; lesioni torace e addome .
- 3. La persona cade e urta il capo contro l’asfalto; lesioni della colonna cervicale .
ATTENZIONE! La dinamica cambia con l’altezza del pedone .
La VALUTAZIONE dipende da: Velocità e dimensioni del veicolo, Superficie di impatto, Età e costituzione dell’infortunato . Urto laterale, lesioni a ginocchia, gambe, torace (contro al cofano), testa (contro il parabrezza), colonna .
La VALUTAZIONE PRIMARIA (A-B-C-D-E)
Serve a riconoscere ed affrontare problemi che mettono a rischio IMMEDIATO la vita . Utilizzo dei propri sensi… .
Valutare prima le funzioni vitali .
- A - AIRWAY e COLONNA CERVICALE:
- Approccio frontale alla persona con stimolazione vocale e tattile (delicata!!) .
- Immobilizzazione del capo in posizione neutra (ATTENZIONE a spasmi, dolore, formicolii, perdita di sensibilità) .
- Ogni spostamento deve essere effettuato mantenendo l’integrità dell’asse capo-collo-tronco .
- Bisogna sospettare una lesione spinale in tutti i traumatizzati .
- B - BREATHING:
- Valutazione della frequenza, profondità e simmetria della respirazione .
- Valutazione della stabilità della parete toracica .
- Ascoltare i rumori respiratori .
- Verificare le vene giugulari .
- Verificare la deviazione della trachea .
- C - CIRCULATION e CONTROLLO DELLE EMORRAGIE:
- Valutare il polso (frequenza, ritmo e forza) .
- Valutare la cute (colore, temperatura e umidità) .
- Valutare il refill capillare .
- Controllare e arrestare immediatamente le emorragie più importanti .
- D - DISABILITY:
- Valutazione della funzione cerebrale (livello di coscienza) .
- Si utilizza la scala A.V.P.U.:
- AWAKE – cosciente e vigile .
- VOCAL – reagisce a stimoli verbali .
- PAIN – reagisce a stimoli tattili .
- UNRESPONSIVE – non reagisce .
- Valutazione delle pupille: Normali – dello stesso diametro e reagenti alla luce .
- E - EXPOSURE / ENVIRONMENT:
- Rimuovere gli abiti per esaminare la persona .
- Prevenire l’ipotermia (coprire la persona) .
La VALUTAZIONE SECONDARIA (Testa-Piedi)
Va eseguita dopo aver stabilizzato le funzioni vitali .
- CAPO e FACCIA:
- Verificare il cuoio capelluto .
- Verificare le orecchie e il naso (presenza di sangue o liquor) .
- Verificare la bocca .
- Verificare gli occhi e le pupille .
- Verificare la forma del viso .
- COLLO:
- Verificare la presenza di dolore, tumefazione, deformità .
- Verificare la deviazione della trachea .
- Verificare le vene giugulari .
- Palpare delicatamente la colonna cervicale (processi spinosi) .
- Mantenere l’immobilizzazione della colonna cervicale .
- COLONNA VERTEBRALE:
- Ricercare deformazione della colonna: Zona Toracica, Zona Lombare .
- Palpare delicatamente i processi spinosi .
- Dolore .
- TRONCO:
- Movimenti respiratori .
- Gabbia toracica (deformazione, ferite soffianti) .
- Addome (oggetti conficcati, eviscerazioni) .
- Bacino (deformazione, incontinenza urina e/o fecale) .
- ARTI:
- Deformazioni (distorsioni, lussazioni, fratture) .
- Valutare polsi: Arto superiore (Polso radiale e brachiale), Arto inferiore (Polso femorale e tibiale) .
NOTA: un paziente con frattura al femore può avere emorragie interne pericolose, anche senza una ferita visibile .
Primo Soccorso Traumatizzato - Sommario delle Azioni
- Sicurezza – Scenario – Situazione (le ‘3 S’) .
- Dinamica del Trauma .
- Richieste di supporto (MSA, VVFF, ecc…) .
- Valutazione primaria ABCDE .
- Immobilizzazione con Presidi .
- Valutazione secondaria (Testa-Piedi) .
- Trasferimento .
- Monitoraggio e rivalutazione continua .
Dopo aver stabilizzato il paziente, è fondamentale trasportarlo in sicurezza. Utilizziamo collare cervicale, tavola spinale e fermacapo per prevenire ulteriori danni . POS-7: abbattimento su spinale .
Le Lesioni Traumatiche della Cute
Obiettivo
- Definire, classificare e riconoscere le varie lesioni della cute .
- Prestare i primi soccorsi ad una persona con tali lesioni .
Definizione di CUTE
La cute è la prima barriera verso l’ambiente .
Ha 3 funzioni principali: Protezione da agenti esterni, Eliminazione delle scorie, Termoregolazione .
È formata nell’ordine da: Epidermide (barriera), Derma (vasi, nervi, ghiandole), Sottocute o Ipoderma (grasso, isolamento, ammortizzatore) .
Lesioni Chiuse della Cute (Contusioni)
Sono la conseguenza di un urto . L’organismo dirotta sulla parte contusa un gran flusso di sangue e liquidi ricchi di sostanze utili alla riparazione .
Contusioni: Segni e Sintomi
- Dolore nella parte contusa .
- Dolore che si acutizza se comprimiamo la parte .
- Gonfiore .
- Colore della cute alterato (rossore, livido) .
Contusioni: Cosa fare?
- Rimuovere gli indumenti per una prima valutazione .
- Raffreddare la contusione con ghiaccio istantaneo (non applicare direttamente sulla pelle, interporre una garza) .
- Immobilizzare la parte contusa .
Lesioni Aperte
Escoriazioni e Abrasioni: Cosa fare?
- rimuovere gli indumenti per valutare la lesione .
- Lavare con soluzione fisiologica o con acqua corrente per 2 min .
- Disinfettare (disinfettante iodato) .
- Coprire con garze sterili .
Ferite senza corpo estraneo: Cosa fare?
- Rimuovere gli indumenti per valutare la lesione .
- Lavare con soluzione fisiologica o con acqua corrente per 2 min .
- Disinfettare (disinfettante iodato) intorno alla ferita (non dentro!) .
- Coprire con garze sterili effettuando un bendaggio compressivo .
Il bendaggio compressivo consiste nel bendare in modo da coprire le garze, SENZA MAI RIMUOVERLE .
Ferite con corpo estraneo: Cosa fare?
- Non dobbiamo MAI rimuovere il corpo estraneo, è utile per fermare l’emorragia .
- Non dobbiamo rimuovere i vestiti .
- Dobbiamo cercare di stabilizzare il corpo estraneo con un bendaggio contenitivo che impedisca al corpo estraneo di muoversi . Non ci sono metodiche standard ma prendersi il tempo necessario per farlo!
Le Emorragie
Obiettivi
- Riconoscere i diversi tipi di emorragia .
- Prestare il primo soccorso per i diversi tipi di emorragia .
Esempio: Riconoscere emorragia interna grave da trauma addominale senza ferite visibili .
Definizione e tipi di EMORRAGIE
Le emorragie sono delle perdite di sangue dai vasi .
- Capillare: il sangue fuoriesce molto lentamente (“a piccole gocce”) .
- Venosa: il sangue è di colore rosso scuro. Fuoriesce in modo lento e continuo .
- Arteriosa: il sangue è di colore rosso vivo. Fuoriesce a fiotti con un frequenza uguale a quella cardiaca. E’ la più pericolosa perché può causare una grave perdita di sangue in pochi minuti .
Emorragia esterna: Cosa fare?
- Controllare le funzioni vitali della persona .
- Effettuare la compressione diretta .
- Applicazione del laccio emostatico in caso di reale necessità .
Emorragia esterna: Compressione diretta
È il primo intervento da eseguire, in modo da impedire la fuoriuscita del sangue . La maggior parte delle emorragie si trattano così .
- Scopriamo la lesione rimuovendo o tagliando gli indumenti .
- Detergiamo con soluzione fisiologica .
- Applichiamo sulla ferita uno o più garze sterili comprimendo su di esse .
- Applicare ulteriori garze . IMPORTANTE: MAI rimuovere il primo strato di garze sterili .
- Applichiamo una fasciatura compressiva che avvolga l’arto, includendo il tampone .
- Rilevare il polso distale (evitare fasciatura troppo stretta che impedisca la circolazione) .
Emorragia esterna: Laccio Emostatico Arterioso (LEA)
Quando lo devo usare?
- Se l’emorragia non si arresta effettuando correttamente la manovra della compressione .
- Prima di disincastrare un arto sottoposto ad uno schiacciamento continuo per almeno 6-8 ore .
- In situazioni dove il numero di soccorritori non è sufficiente a prestare servizio a tutti i soggetti con emorragia grave .
IMPORTANTE: la scelta di tale opzione deve essere documentata! Comunicare con la C.O. 118 !!!
Rischi: L’interruzione del sangue può creare la morte delle cellule a valle del laccio . Il laccio comprime anche strutture nervose, provocando paralisi a valle .
Il laccio dev’essere di tipo a banda larga ed elastico .
Come applicarlo?
- Applicare il laccio, senza stringerlo, alla radice dell’arto sanguinante .
- Creare uno strato di garze tra il laccio e il punto di applicazione .
- Stringere il laccio fino a fermare l’emorragia .
IMPORTANTE: Una volta applicato il laccio NON andrà più rimosso . Annotare l’ora della sua applicazione .
Principali punti di compressione a distanza: Omerale, Femorale .
POS-1: quando e come applicare il laccio emostatico arterioso .
Emorragia interna
È molto complicata da rilevare perché NON è visibile . Dobbiamo supporla basandoci sulla dinamica dell’infortunio e sui segni caratteristici .
Segni caratteristici:
- Dolore , Tumefazione , Rigidità .
- Aumento del dolore al movimento .
- Pallore della cute .
- Cute fredda e appiccicosa .
- Diminuzione della P.A. .
- Aumento della F.C. .
- Aumento della F.R. (respiro superficiale) .
- Alterazione dello stato di coscienza .
- Senso di debolezza .
- Sete intensa .
NOTA: I sintomi possono essere accompagnati da tumefazione sul torace e/o addome .
Cosa fare?
- NON si riuscirà a fermare l’emorragia interna .
- Obiettivo: La valutazione dei segni vitali, Impedire la sopraggiunta dello stato di shock, Sostegno psicologico alla persona .
SE è possibile: Posizionare la persona distesa, senza nulla sotto il capo e in posizione anti-shock (a meno che per la dinamica non si suppongano traumi della colonna) .
Emorragie esteriorizzate
- EPISTASSI (sangue dal naso):
- Cosa fare? Comprimiamo esternamente la narice sanguinante . Incliniamo in AVANTI il capo della persona . Poniamo ghiaccio istantaneo sulla fronte, all’altezza della radice del naso .
- EMOTTISI (sangue dalle vie aeree, rosso-schiumoso, con tosse):
- Cosa fare? Garantiamo la pervietà delle vie aeree .
- EMATEMESI (sangue dall’apparato digerente, rosso o nerastro senza schiuma, con vomito):
- Cosa fare? Se cosciente posizioniamo la persona in posizione semiseduta . Se incosciente la metteremo in P.L.S. (sul lato sinistro) .
- OTORRAGIA (sangue dall’orecchio):
- Cosa fare? posizioniamo la persona in modo da favorire la fuoriuscita del sangue . non contrastiamo mai la fuoriuscita di liquidi e sangue dall’orecchio . proteggiamo con garze sterili senza comprimere .
- MELENA (sangue con le feci):
- Cosa fare? Posizioniamo e trasferiamo in posizione anti-shock .
- RETTORRAGIA (sangue dall’ano) . La CO 118 invierà il mezzo in un centro specializzato .
Primo Soccorso in caso di Amputazioni
- Applicazione di un bendaggio compressivo sul moncone residuo (conserva vasi/nervi per reimpianto) .
- Per lo stesso motivo NON applicare il laccio emostatico se non è indispensabile per la sopravvivenza (emorragia non si arresta con bendaggio) .
- Possibilmente 2 soccorritori per il soggetto, un terzo per reperimento parte amputata .
Conservazione della parte amputata
- Reperire la parte amputata .
- Pulire la parte amputata con soluzione salina .
- Porre la parte amputata in una busta e sigillarla .
- Avvolgere la busta in un telino .
- Porre la busta in un contenitore termico con buste di ghiaccio istantaneo .
NOTA: se usate ghiaccio comune, NON usare solo ghiaccio, ma sempre acqua con ghiaccio per evitare congelamento .
Nozioni di Anatomia dell’Apparato Scheletrico
Obiettivo
In seguito ad un evento traumatico dovreste sempre supporre la possibilità di una lesione scheletrica . Per comprendere le possibili lesioni è opportuno conoscerne le componenti essenziali e il funzionamento .
Nozioni sull’Apparato Scheletrico
- Colonna vertebrale: Struttura portante, composta da 33 vertebre . Alla colonna sono unite le coste e il bacino . Lesioni a livello C1/C2 spesso causano la perdita della respirazione (richiede ventilatori) . C3: in genere perdita funzione diaframma (richiede ventilatore) .
- Gabbia Toracica: Formata dalle coste (da vertebre posteriori a sterno) .
- Cingolo scapolare: Spalle e arti superiori collegati alla gabbia toracica tramite un anello (scapole e clavicola) .
- Arto superiore: Dal cingolo parte l’omero (braccio, da spalla a gomito) . Avambraccio (da gomito a polso): costituito da radio e ulna . Mano: carpo e metacarpo (palmo), falangi (dita) .
Le Lesioni Traumatiche degli Arti
In seguito ad un evento traumatico dovreste sempre supporre la possibilità di una lesione scheletrica .
Fratture: Cosa fare?
- Rimuovi gli indumenti sovrastanti la sede della frattura .
- Se frattura aperta: lava con acqua fisiologica, proteggi con telino sterile, evita l’uso di disinfettanti .
- Immobilizza l’arto bloccando l’articolazione prossimale e distale, riempiendo gli spazi vuoti tra l’arto e lo strumento di contenzione (steccobende) . POS-3: come immobilizzare le fratture degli arti .
- Valuta la presenza del polso periferico (radiale o pedideo), prima e dopo aver immobilizzato l’arto. In assenza di quest’ultimo ricontrolla l’immobilizzazione .
Complicanze delle fratture:
- Shock: ipovolemico o tossico .
- Embolia .
In caso di frattura esposta, una complicanza comune è la contaminazione batterica. In tal caso è quindi importante lavare bene con soluzione fisiologica e coprire con telino sterile .
Distorsione: Segni e Sintomi
- Dolore molto intenso patito durante l’evento .
- Gonfiore localizzato .
- Movimenti limitati ma possibili .
- Dolore al movimento .
Non dobbiamo MAI muovere l’arto del paziente per vedere se il dolore si fa più intenso !!
Distorsione: Cosa fare?
- Rimuoviamo gli indumenti sovrastanti la sede della lesione .
- Immobilizziamo l’articolazione .
- Applichiamo ghiaccio istantaneo .
Lussazione: Segni e Sintomi
- Deformità dell’articolazione .
- Dolore molto intenso anche a riposo .
- Impotenza funzionale .
- Tumefazione .
- Alterazione del normale profilo anatomico .
Lussazione della spalla: Cosa fare?
- Immobilizzare la spalla nella posizione in cui si trova, sostenendo l’arto mediante un bendaggio a triangolo .
- Riempire il cavo ascellare con materiale modellabile .
- Non tentare MAI la riduzione della lussazione .
Lussazione dell’anca: Cosa fare?
- Posiziona e trasferisci con cautela la persona sulla barella cucchiaio .
- Bloccando la colonna lombare, il bacino e gli arti inferiori, riempiendo gli spazi vuoti con materiale modellabile .
- Non tentare MAI la riduzione della lussazione .
Le Lesioni Traumatiche del Cranio e della Faccia
Nozioni di Anatomia (brief)
- TEMPORALE: memoria parola .
- OCCIPITALE: visione .
- CERVELLETTO: coordinazione motoria .
- L’emisfero sinistro è dominante, contiene i centri della parola .
Lesioni cerebrali – Segni e sintomi
- Dolore e/o gonfiore .
- Lacerazione del cuoio capelluto e/o deformazione del profilo cranico .
- Fuoriuscita di sangue o di liquor cerebrospinale dal naso o da un orecchio .
- Cefalea intensa, malessere, nausea .
- Alterazione dello stato mentale (sonnolenza, convulsioni) .
- Disturbi dei sensi .
- Vomito violento .
- Differenza tra i diametri delle pupille (anisocoria) .
Lesioni cerebrali – Cosa fare?
- Garantiamo le funzioni vitali .
- Garantiamo l’immobilizzazione della colonna .
- Valutiamo lo stato di coscienza; riportare se la persona trovata incosciente ha poi ripreso conoscenza .
- Controlliamo e garantiamo la pervietà delle vie aeree .
- Se la persona è cosciente, valutiamo le alterazioni della respirazione .
- Se la persona è incosciente, inseriamo una canula orofaringea SENZA IPERESTENDERE IL CAPO e valutiamo la respirazione. In caso di segni di vomito NON insistere .
- Stiamo pronti ad aiutare la respirazione con pallone AMBU .
- Teniamo la persona a riposo evitando bruschi movimenti .
- Parliamo (semplici domande) per valutare variazioni dello stato di coscienza .
- Somministriamo ossigeno ad alti flussi .
- Arrestiamo le eventuali emorragie applicando delle garze SENZA comprimere .
- Medichiamo e bendiamo le ferite .
- Immobilizziamo il paziente in modo adeguato con tutti i presidi necessari per mantenere la colonna allineata .
- Monitorare ripetutamente le funzioni vitali e segnalate ogni variazione .
- Fronteggiare la comparsa di vomito improvviso .
Lesioni cerebrali – Cosa NON fare
- Non tamponare fuoriuscite di sangue da naso orecchie ma limitarsi a coprire con garze sterili .
- Non rimuovere mai e per nessun motivo corpi estranei o frammenti ossei .
- Non effettuare alcuna compressione sui focolari di frattura cranica .
- Non sollevare il capo della persona o eseguire altri movimenti bruschi .
Lesioni facciali – Cosa fare?
- Controlliamo la pervietà delle vie aeree .
- Le semplici ferite possono essere normalmente medicate. Una compressione adeguata con garze sterili è in grado di tamponare le fuoriuscite di sangue .
- NON esercitiamo pressione su segmenti ossei fratturati .
- Ricordiamo che sono da eseguire tutte le tecniche di immobilizzazione per mantenere la colonna vertebrale allineata .
- La somministrazione di ossigeno è indicata .
Lesioni oculari
Le ferite agli occhi possono coinvolgere anche l’osso ed il tessuto molle intorno . Forze come quelle di un pugno o una pallonata possono traumatizzare l’intera zona .
Lesioni oculari – Cosa fare?
- Mettiamo la persona in posizione supina .
- Non cerchiamo di rimuovere nessun oggetto conficcato .
- Mettiamo una medicazione STERILE intorno all’oggetto .
- Cerchiamo di immobilizzare o proteggere l’oggetto (anche con un bicchiere di plastica) .
- Se possibile applichiamo garze sterili inumidite con fisiologica su entrambi gli occhi .
Le Lesioni Traumatiche del Torace e dell’Addome
Trauma Toracico: Lesioni Sospette
- In presenza di dinamiche di trauma (es. schiacciamento, decelerazione) bisogna sempre prendere in considerazione lesioni chiuse come: fratture costali, pneumotorace, volet costale, contusione polmonare, rottura d’aorta .
- Lesioni penetranti (armi da fuoco, da taglio, oggetti appuntiti): Qualsiasi struttura od organo nella cavità toracica può essere lesionato (polmoni, cuore, grandi vasi sanguigni, ecc.) .
Nozioni di anatomia del torace
Il torace ha la forma di un cilindro vuoto, sostenuto da 12 paia di coste che si articolano dal rachide dorsale e arrivano allo sterno . Sulla superficie di ogni costa decorrono un nervo, un’arteria e una vena . I muscoli intercostali (collegano le coste) insieme al diaframma sono i principali muscoli della respirazione .
La pleura avvolge i polmoni ed è formata da due foglietti: pleura viscerale (riveste il polmone) e pleura parietale (riveste la parete toracica). Tra i due foglietti c’è lo spazio pleurico .
I polmoni risiedono a destra e a sinistra . Al centro c’è il mediastino (cuore, grandi vasi, trachea, bronchi principali, esofago) . Gli organi nel mediastino possono essere danneggiati a seguito di schiacciamento toracico .
Trauma toracico – Segni e sintomi
- Respiro superficiale e accelerato (tachipnea) .
- Dolore toracico intenso .
- Dolore durante la respirazione descritto come senso di oppressione (dolore pleurico) .
Nota: Vi sono casi in cui la dinamica vi induce a sospettare lesioni, ma non sono presenti né segni né sintomi. La loro assenza NON esclude la presenza di lesioni per cui comportatevi come se le lesioni fossero presenti .
Un esame del torace richiede meno di 30’’: Osservare collo, parete toracica (lividi, cianosi, lacerazioni, deviazioni trachea, deformazioni, asimmetria respiro) .
Fratture costali
Molto frequenti, soprattutto dalla 4ª alla 9ª costa .
Fratture costali – Segni e sintomi
- dolore associato al movimento .
- dolore locale a riposo .
- Possibile crepitio osseo .
Molto più importante è la valutazione/riconoscimento delle lesioni associate delle strutture sottostanti. Fratture coste inferiori possono creare lesioni a milza, reni, fegato .
Fratture costali – Cosa fare?
- Per prima cosa dobbiamo immobilizzare, utilizzando le braccia del paziente ed un bendaggio a fascia ‘morbido’ (senza mai bloccare le coste) .
- Nonostante il dolore dobbiamo cercare di far fare alla persona respiri lunghi e profondi (aiuta a non far collassare gli alveoli) .
- Monitoriamo per segni di insufficienza respiratoria .
Trauma toracico – Volet costale
Rottura di più coste adiacenti in due o più punti. Il segmento lesionato si muoverà in senso opposto al resto del torace . Pericolosità alta: compressione del polmone può causare lacerazioni . La valutazione della frequenza respiratoria è essenziale per riconoscere l’insufficienza respiratoria .
Volet costale – Cosa fare?
- Immobilizziamo il volet costale con cerotti/garze ed eventualmente bendiamo .
- Somministriamo ossigeno ad alti flussi .
- Stiamo pronti a supportare la ventilazione con pallone di Ambu se frequenza respiratoria minore di 12 o maggiore di 20 atti al minuto .
Trauma toracico – Pneumotorace
Aria all’interno dello spazio pleurico. Può provenire dall’interno (lesione polmone) o dall’esterno (apertura parete toracica) .
Pneumotorace chiuso – Segni e sintomi
- Dolore toracico .
- Respirazione rapida e difficoltosa .
Nel sospettare un pneumotorace, vi dovrete spesso basare sulla dinamica dell’evento .
Pneumotorace chiuso – Cosa fare?
- Posizioniamo il paziente in posizione comoda, semiseduta, sempre che non sospettiamo lesioni spinali .
- Somministriamo alte concentrazioni di ossigeno .
- Trasporto rapido .
- Potrebbe essere necessaria la ventilazione assistita tramite pallone di Ambu .
Pneumotorace aperto – Segni e sintomi
Causato da ferite penetranti (arma da fuoco/taglio, oggetti conficcati) .
- Dolore nella sede della ferita .
- Respiro superficiale .
- In alcuni casi rumore soffiante o gorgogliante .
Pneumotorace aperto – Cosa fare?
- Chiudiamo la lesione, utilizzando garze sterili o telino sterile ben sigillato da un cerotto .
- Se è presente un corpo estraneo NON lo dovrete rimuovere .
- Sigilliamo solo tre lati, in modo che le garze o telino fungano da valvola unidirezionale .
- Somministrare ossigeno ad alti flussi .
- Il monitoraggio delle funzioni vitali è fondamentale .
Nozioni di anatomia dell'addome
L’Addome è la parte compresa tra il diaframma e le ossa del bacino/anca . Include: Fegato, Cistifellea, Milza, Vescica, Stomaco, Pancreas, Intestino, Organi sessuali femminili .
Lesioni addominali – Segni e sintomi
La dinamica può far sospettare schiacciamento con lesione addominale .
- Evidenti segni di contusione (lividi) o ferite .
- Dolore nella sede della lesione o generalizzato .
- Contrattura della muscolatura addominale .
- Nausea e vomito .
In caso di emorragia interna possiamo avere: Debolezza, Pallore, Sete intensa, Polso accelerato .
Lesione addominale chiusa – Cosa fare?
- Stabilizzare (posizione antalgica addominale con le ginocchia piegate) .
- Somministriamo sempre ossigeno .
- Valutiamo costantemente le funzioni vitali .
- Ci prepariamo ad affrontare uno stato di shock .
Lesione addominale aperta – Cosa fare?
- Proteggiamo la ferita con garze sterili .
- Nel caso di eviscerazione, proteggiamo i visceri fuoriusciti con telino sterile .
- Inumidiamo periodicamente le medicazioni con fisiologica .
- Applichiamo, se possibile, una medicazione sigillante .
- Posizioniamo la persone in posizione antalgica addominale .
- Somministrare ossigeno .
- Probabilità di lesioni interne/emorragie massicce alta: prepararsi ad affrontare shock .
- MAI tentare di riposizione i visceri fuoriusciti .
Le Ustioni Chimico Termiche
Obiettivo
- Riconoscere i diversi tipi di ustioni .
- Classificare le ustioni in base all’estensione e al grado .
- Prestare il primo soccorso in caso di ustioni .
Le ustioni sono traumi della pelle e dei tessuti sottostanti causati da calore, sostanze chimiche, elettricità o radiazioni . Possono variare da lievi a danni profondi con gravi conseguenze .
Ustioni Chimico Termiche (Classificazione per Grado)
- 3° grado: Ustione profonda sotto il derma, può giungere fino alle ossa; aspetto chiazzato, aree biancastre e anestesia della parte ustionata, dolore intensissimo .
(Il testo presuppone la conoscenza del 1° e 2° grado, non descritti in dettaglio nell'estratto).
Dopo aver valutato estensione e grado, determinare la gravità con matrice .
Ustioni Termiche – Cosa fare?
- Autoproteggersi, valutare la sicurezza della scena .
- Allontanare la persona dalla fonte di calore .
- Rimuovere gli abiti superficiali e gli oggetti ancora caldi. NON rimuovere gli abiti a contatto stretto con la cute .
- Lavare le ferite con soluzione fisiologica .
- Proteggere la parte ustionata con telino sterile .
- In caso di sanguinamento applicare materiale compressivo e trattare le lesioni associate prima di ricoprire l’area ustionata .
- Somministrare ossigeno ad alti flussi .
- Essere pronti a fronteggiare un eventuale stato di shock .
Possibili conseguenze: infezioni, stato di shock, asfissia (possono essere letali) .
Per ustioni inferiori al 10% e per un tempo massimo 10-15 minuti: alleviare il dolore utilizzando telini freddi, sterili e bagnati .
Ustioni Chimiche – Cosa fare?
Causate da acidi, basi forti o altre sostanze aggressive .
- Autoproteggersi, valutare la sicurezza della scena .
- Detergere la sostanza con abbondante acqua corrente. NON usare acqua in presenza di calce secca o soda caustica .
- Proteggere la parte ustionata con un telino sterile .
- Somministrare ossigeno ad alti flussi .
- Essere pronti a fronteggiare un eventuale stato di shock .
Importante: alcune sostanze chimiche possono continuare a bruciare la pelle anche dopo il contatto .
Ustioni Chimico-termiche – Cosa NON fare?
- NON usare estintori per soffocare le fiamme sulla persona .
- NON rimuovere gli indumenti a diretto contatto con la cute .
- NON tagliare o bucare le bolle (flittene) .
- NON applicare cerotti .
- NON usare cotone .
- NON usare prodotti anti-ustione o sostanze oleose .
- NON occuparsi delle lesioni locali trascurando lo stato generale della persona. Concentriamoci sempre sulle funzioni vitali .
Inalazione di fumi – Cosa fare?
In caso di ustione o incendio, la persona potrebbe aver inalato fumo .
- Posizionare la persona semi seduta .
- Somministrare ossigeno al massimo flusso possibile .
- Essere pronti a fronteggiare un eventuale stato di shock .
Primo Soccorso nel Paziente Neurologico
Convulsioni – Cosa fare?
- Adagiare la persona a terra liberandolo da ostacoli .
- Far concludere spontaneamente la crisi .
- Non mettere nulla in bocca .
- Al termine delle convulsioni rendere pervie le vie aeree liberandole dalle secrezioni .
- Somministrare ossigeno .
- Proteggere l’intimità della persona e supportarla psicologicamente .
Ictus (cosciente) – Cosa fare?
- Posizionarsi di fronte al soggetto e parlare lentamente .
- Monitorare vie aeree e funzioni vitali .
- Tranquillizzare la persona .
- Somministrare ossigeno ad alti flussi .
- Trasportare con il capo rialzato o semiseduto .
Ictus (incosciente) – Cosa fare?
- Mantenere vie aeree pervie .
- Monitorare parametri vitali .
- Somministrare ossigeno ad alti flussi .
- Trasportare in Posizione Laterale di Sicurezza (PLS) girandolo su lato paralizzato .
Primo Soccorso nel Disagio Psichiatrico
Obiettivi
- Identificare il disagio psichiatrico mediante l’osservazione e l’ascolto .
- Valutare l’aggressività verso se stesso e gli altri .
- Gestire una situazione con paziente in disagio psichiatrico acuto .
- Sopporto psicologico .
Definizione
Condizione nella quale la persona non è più in grado di affrontare da solo compiti relazionali della vita quotidiana .
Disagio psichiatrico – Cosa fare?
- Tutelare la propria incolumità, quella del paziente e di tutti i presenti .
- Allontanare oggetti pericolosi .
- Allontanare i presenti ed evitare qualsiasi stimolo psicologico o ambientale che possa agitare la persona .
- Cercare di instaurare un dialogo cercando di cogliere personalità e problema .
- Mantenere un contatto visivo costante senza porsi di fronte ma sempre a lato e a distanza sufficiente a schivare aggressioni .
- Usare un linguaggio semplice ma con tono sicuro .
- Adottare un linguaggio rassicurante e rispettoso .
- Mantenere un atteggiamento sicuro e deciso senza mai imporsi .
- Non mostrare di avere paura .
- Mostrarsi comprensivi .
- Fare intendere che comprendiamo il suo problema e siamo li per aiutarlo .
Disagio psichiatrico – Cosa NON fare?
- NON legare pazienti o usare la violenza in alcun caso .
- NON costringetelo a fare azioni che non vuole .
Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO)
Quando non è possibile ottenere il consenso e si ravvede pericolosità per soggetto o altri si procede al ricovero coatto .
- Proposta di T.S.O. da parte di un primo medico che compila una proposta scritta .
- Un secondo medico convalida o meno la proposta .
- I due atti vengono inviati al sindaco o chi per esso che ha tempo (non specificato quanto) .
Primo Soccorso nelle Patologie Neoplastiche
Obiettivi
- Valutare la persona .
- Fronteggiare le complicazioni di una patologia neoplastica .
- Sopporto psicologico .
Introduzione
Sinonimo di tumore . Alterazione del meccanismo di ricambio cellulare, talvolta fatali .
Fattori di rischio
- Fumo di sigaretta .
- Alimentazione scorretta .
- Inalazione o contatto con sostanza tossiche quali amianto, polveri e vari tipi di sostanze chimiche, frequentemente sul posto di lavoro .
- Familiarità .
- Generalmente in ambito extraospedaliero le emergenze sono . (La frase è incompleta nella fonte).
Primo Soccorso nelle Intossicazioni Acute
Obiettivi
- Definire, classificare e riconoscere un’intossicazione acuta in base a segni e sintomi e alle informazioni raccolte sul luogo dell’evento .
- Comunicare i dati relativi all’intossicazione alla Centrale Operativa 118 .
- Prestare l’assistenza di primo soccorso ad una persona con intossicazione acuta .
- Sostenere psicologicamente la persona .
Definizione
Intossicazione acuta: Introduzione volontaria o accidentale nell’organismo di sostanze che provocano alterazione di una o più funzioni vitali .
Intossicazione acuta – Cosa fare? (Generale)
- Monitorare le funzioni vitali .
- Coprire la persona .
- Posizionare e trasferire in P.L.S., se possibile .
- Applicare il B.L.S., se necessario .
Tipologie di Intossicazione
INGESTIONE sostanze alcoliche (cosa fare?)
(La fonte non fornisce azioni specifiche oltre quelle generali per intossicazione acuta) .
INGESTIONE caustici, detersivi, solventi (segni e sintomi)
- Eventuale presenza di contenitori .
- Ustioni alle labbra e nelle cavità orali .
- Dolori violenti in sede retrosternale .
INGESTIONE caustici, detersivi, solventi (cosa fare?)
- Applicare il B.L.S. .
- Evitare il contatto diretto con la sostanza .
- Monitorare le funzioni vitali .
- Non somministrare bevande o antidoti di nessun genere .
- NON provocare il vomito .
- Recuperare e trasportare il contenitore della sostanza .
INGESTIONE farmaci (segni e sintomi)
- Eventuale presenza di blister o contenitori vuoti .
- Movimenti del corpo ed espressioni vocali scoordinate .
- Diminuzione della frequenza respiratoria fino all’arresto .
- Perdita progressiva della coscienza .
- Pupille dilatate o ristrette (midriasi o miosi) .
INGESTIONE farmaci (cosa fare?)
Primo Soccorso nelle Altre Patologie
Obiettivi
- Colpo di Calore: Identificare/classificare, prestare assistenza .
- Ipotermia: Identificare/classificare, prestare assistenza .
Colpo di Calore
TERMOREGOLAZIONE: Processi fisiologici che mantengono temperatura corporea fra 36 e 37 gradi, equilibrio tra produzione e dispersione di calore .
DEFINIZIONE: Situazione urgente, meccanismi di regolazione temperatura cessano di funzionare dopo esposizione prolungata a temperature elevate .
Cause
- Temperatura esterna elevata .
- Elevata umidità relativa .
- Abbigliamento che ostacola dispersione calore .
- Sforzo fisico intenso e prolungato .
Segni e Sintomi
- Astenia (debolezza) .
- Cute calda e secca .
- Sete intensa .
- Aumento temperatura corporea .
- Cefalea e vertigini .
- Polso rapido .
- Ipotensione fino al collasso .
- Alterazione stato coscienza (da confusionale a coma) .
- Possibili spasmi muscolari .
- Possibili convulsioni .
PRIMO SOCCORSO
- Allontanare la persona dalla fonte di calore .
- Rimuovere gli indumenti ed avvolgerla in lenzuola umide .
- Posizionare in posizione anti-shock .
- Somministrare ossigeno .
- Porre confezioni di ghiaccio sintetico sotto ascelle, ginocchia, inguine, polsi .
- Controllare costantemente parametri vitali .
- Trasportare con urgenza in ospedale .
- Se la persona è cosciente somministrare liquidi freschi per bocca .
Ipotermia
TRASMISSIONE DEL CALORE: Conduzione (contatto diretto), Convezione (fluidi in movimento) .
Cause
- Freddo con elevata umidità relativa .
- Vestiti bagnati .
- Esposizione al vento .
- Assunzione di alcol .
- Età (anziani e bambini) .
- Condizioni fisiche non buone .
Segni e sintomi - CONGELAMENTO
Inconsapevolezza iniziale . (La fonte non fornisce altri dettagli sui segni/sintomi del congelamento).
Segni e sintomi - ASSIDERAMENTO
- Brividi .
- Sensazione di intorpedimento .
- Sonnolenza .
- Annebbiamento e difficoltà visive .
- Difficoltà a coordinare i movimenti .
- Respirazione rallentata (bradipnea) .
- Polso rallentato (bradicardia) .
PRIMO SOCCORSO
- Parlare alla persona per verificare l’entità del problema .
- Portare la persona all’asciutto .
- Applicare B.L.S. .
- Somministrare ossigeno .
- Eliminare indumenti stretti, umidi o bagnati .
- Coprire la persona con coperte o indumenti asciutti (soprattutto la testa) .
- Controllare costantemente i parametri vitali .
- Trasportare in posizione anti-shock .
- Se cosciente, somministrare bevande calde .
Assistenza al Parto e Patologie in Gestazione
Obiettivi
- Identificare le varie fasi di un parto spontaneo .
- Prestare assistenza alla partoriente e al neonato durante il parto fisiologico .
- Definire il parto prematuro .
- Prestare assistenza alla partoriente e al neonato durante un parto prematuro .
Introduzione
Il parto è un evento che potrete trovarvi ad affrontare . La donna incinta è informata e seguita . La nascita di un ... (frase incompleta nella fonte).
Triage della donna in travaglio (pre-parto)
- Domandare se è il primo figlio (se non lo è, travaglio potrebbe essere più breve) .
- Domandare se sente il bisogno di spingere (feto potrebbe già essere nel canale del parto) .
- Effettuare esame fisico del perineo (solo in fase avanzata) .
- CEFALICO: Il neonato mostra la testa. Se la donna sente la necessità di spingere, prepararsi per aiutare a partorire sul posto .
- PODALICO: Il neonato mostra una parte del corpo che NON è la testa (sederino, spalla, schiena50].
- Scaldare l’ambiente, spegnere ventilazioni o condizionamenti .
- Creare spazio adeguato per la donna e per accogliere/trattare neonato .
- Preparare teli asciutti e possibilmente caldi .
- Preparare maschera facciale pediatrica, pallone di Ambu pediatrico .
Assistenza al parto
- Controllare per cordone ombelicale attorno al collo del feto . Se presente, far passare 2 dita sotto il cordone e delicatamente scorrere lungo il collo, fino a farlo passare sopra la testa .
- Far proseguire il parto .
- È possibile far flettere le gambe della madre sulle cosce .
- Se la madre presenta segni di shock ipovolemico e c’è perdita di sangue (>500 cc): somministrare O2, massaggiare l’addome inferiore (mano aperta sopra pube, movimenti circolari) .
Assistenza al neonato
- Accogliere il neonato all’uscita in un telino pulito, asciugarlo, avvolgerlo in un altro .
Tecniche di Mobilizzazione e Protocolli Operativi Sanitari (POS)
Tecniche di Mobilizzazione
- Tecnica del trascinamento .
- Tecnica della sedia .
- Spostamenti dal letto alla sedia .
- Spostamenti dalla sedia alla barella .
- Tecnico del telo portaferiti .
Protocolli Operativi Sanitari (POS)
- POS-1: quando e come applicare il laccio emostatico arterioso .
- POS-2: quando e come rimuovere il casco .
- POS-3: come immobilizzare le fratture degli arti .
- POS-4: quando e come somministrare ossigeno terapeutico .
- POS-5: rilevazione della saturazione .
- POS-6: pressione arteriosa e sua rilevazione .
- POS-7: abbattimento su spinale .
- POS-8: pulizia/disinfezione dell'ambulanza di emergenza/urgenza .
- POS-9: collaborazione con i mezzi di soccorso avanzati -collaborazione con MSA 118 - collaborazione con il mezzo aereo .
Altro
- Checklist ambulanza .
- Chiusura servizi su Piattaforma Regionale online 118 .
- Esercitazione pratica su Medicazioni ferite .
- Utilizzo dell'aspiratore di secreti .